Linkedin bloccato in russo, 6 milioni di utenti sono interessati

Video: LINKEDIN HACK: cosa è successo e cosa fare? #18 2024

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Anonim

Il sito di social network LinkedIn, che ha le sue radici sepolte in profondità in Russia, e ha oltre 6 milioni di utenti attivi nella regione, viene ordinato di essere chiuso definitivamente dopo che un tribunale russo ha ritenuto la società colpevole di violare le leggi locali sull'archiviazione dei dati.

Il regolatore russo per le comunicazioni Roskomnadzor riferisce che LinkedIn non sarà disponibile nel Paese entro 24 ore. In precedenza, le autorità russe avevano inviato a LinkedIn un equo avviso dopo che il servizio non era riuscito a trasferire i dati degli utenti locali sui server all'interno dei propri confini. Tuttavia, non è stato previsto alcun termine effettivo per l'entrata in vigore del divieto. Alcuni provider di servizi Internet hanno già tagliato l'accesso al sito, limitando l'accesso degli ISP al servizio e coloro che non sono stati soggetti a pesanti multe.

LinkedIn, che ha sede negli Stati Uniti, è il primo grande social network ad essere bloccato dalle autorità russe. I rappresentanti di LinkedIn hanno detto alla BBC che speravano di incontrare Roskomnadzor per discutere del blocco.

Il social network non è noto per l'attività politica, ma è stato preso di mira in base a una legge istituita dal presidente Vladimir Putin nel 2014, che apparentemente è entrato in vigore proprio di recente. Il Cremlino ha dichiarato che la decisione era legale e che il presidente Vladimir Putin non aveva intenzione di interferire nel caso.

Un portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto ai giornalisti di Mosca che Roskomnadzor stava agendo rigorosamente in conformità con la legge russa, aggiungendo inoltre che non avevano intenzione di intervenire sulla situazione.

Un portavoce di LinkedIn ha dichiarato: "L'azione di Roskomnadzor per bloccare LinkedIn nega l'accesso ai milioni di membri che abbiamo in Russia e alle aziende che utilizzano LinkedIn per far crescere le loro attività. Rimaniamo interessati a un incontro con Roskomnadzor per discutere della loro richiesta di localizzazione dei dati.

Il paese viene criticato per avere un controllo rigoroso sui social media e gli utenti russi dei social network temono che bloccare LinkedIn sia solo un primo passo e che Facebook e Twitter siano i prossimi a far parte della line-up, anche credendo che il divieto riguardi più la censura e controllo piuttosto che protezione dei dati.

Il fatto che LinkedIn sia ora bloccato, è sicuramente un duro colpo contro Microsoft. La società stava già lottando per mantenere una posizione stabile nella rete russa, soprattutto a causa del piano del presidente Vladimir Putin di spostare il paese nel software domestico.

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