Google rifiuta il 57% di tutte le richieste "il diritto all'oblio"

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Video: Google accetta il "diritto all'oblio". Boom di richieste 2024

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Anonim

Google ha accettato il "diritto all'oblio" dell'Unione Europea, noto anche come "diritto alla cancellazione" da oltre tre anni. Questo è quando la Corte di giustizia europea ha introdotto una legge che consente ai cittadini europei di chiedere che i loro risultati di ricerca e dati vengano cancellati.

L'ultimo Rapporto annuale sulla trasparenza di Google svela il fatto che la società ha ricevuto 2, 4 milioni di tali richieste dal 2014 al 2017. Sembra che, secondo questo rapporto, la società abbia negato il 57% di tali richieste e abbia accettato il 43%.

Criteri di Google per la rimozione dei collegamenti

Le regole della società in base alle quali accetta o meno la rimozione dei collegamenti si basano sul fatto che i dati siano nell'interesse pubblico. La sentenza "Il diritto all'oblio" afferma che i cittadini europei hanno la possibilità di chiedere la rimozione di informazioni inadeguate / inaccurate / irrilevanti / eccessive al fine di mantenere il diritto alla privacy.

Un altro elemento che Google prende in considerazione riguarda i richiedenti e la società mostra una suddivisione delle richieste che sono state fatte da utenti privati ​​e non privati. Il contenuto della richiesta è classificato in alcune categorie tra cui dati personali, criminalità, dati professionali e anche "nome non trovato".

Quando Google valuta un URL per il potenziale delisting, la società classifica il sito Web che ospita la pagina come sito di notizie, sito di directory, social media o altro. E l'ultima cosa presa in considerazione è la percentuale di eliminazione dei contenuti, ovvero la frequenza con cui Google elimina i contenuti per categoria su base trimestrale.

Google rifiuta il 57% di tutte le richieste "il diritto all'oblio"