Registra l'uscita audio da un Mac in modo semplice con WavTap
Registrare l'audio riprodotto da un Mac non è la cosa più semplice del mondo, ma è esattamente ciò che WavTap mira a risolvere con un elemento della barra dei menu straordinariamente semplice. Rende estremamente semplice l'acquisizione dell'output audio di un Mac, lasciandoti con un file audio che puoi quindi. WavTap è anche completamente gratuito, il che lo rende unico tra app OS X simili.
Con WavTap, apri il menu, seleziona "Avvia registrazione" e catturerai un file .wav di qualunque audio venga riprodotto sul Mac, sia che si tratti di un podcast, live streaming , video, iTunes, la fonte non ha importanza, purché sia in riproduzione. Una volta che hai la clip che desideri catturare, seleziona "Interrompi registrazione" e cerca sul desktop il file wav. Se invece preferisci le scorciatoie da tastiera, premi Comando+Controllo+Spazio per avviare e interrompere l'acquisizione dell'audio.
Una volta che hai il file di output audio sul desktop, puoi ridurlo a una sezione più specifica, convertire il file wav in un mp3 o qualsiasi altra cosa.
Per la maggior parte, la semplice app funziona come pubblicizzato, anche se l'opzione "Salva ultimi 20 secondi" non era così affidabile nei nostri test. Un' altra piccola stranezza che potresti incontrare è dopo aver terminato la registrazione, dove l'audio del sistema potrebbe sembrare disattivato e non rispondente. In tal caso, apri le Preferenze di Sistema, scegli "Audio", quindi seleziona "Altoparlanti interni" dall'elenco dei dispositivi.Passa alla scheda "Ingresso" e seleziona il microfono interno già che ci sei, altrimenti potresti riscontrare problemi lungo la strada quando provi a usare Skype o FaceTime.
Tutto sommato, WavTap è molto più facile da usare rispetto alle soluzioni gratuite alternative disponibili come SoundFlower, anche se poiché quest'ultimo può funzionare anche come equalizzatore a livello di sistema, potrebbe renderlo un'opzione più adatta per alcuni audiofili.
Questa piccola fantastica app è stata trovata da LifeHacker